Bere un caffè dopo lo studio migliora l’apprendimento
Il caffè è indubbiamente il miglior amico degli studenti, in particolare per i cosiddetti “gufi” cioè coloro che studiano soprattutto di notte. Non è certo una novità che la caffeina migliori la performance di studio e infatti, numerosi studi hanno dimostrato che una tazza di buon caffè aumenta l’attenzione, la velocità di elaborazione e la concentrazione.
Un nuovo studio pubblicato su Natura Neuroscience (Borota et al., 2014) ha però dimostrato che assumere caffeina dopo lo studio migliora il consolidamento delle informazioni nella memoria a lungo termine. In parole povere, bere caffè dopo lo studio permette di ricordare meglio quello che si è imparato.
Esperimento
I partecipanti dell’esperimento non erano consumatori abituali di caffè. I soggetti sono stati divisi in due gruppi. Tutti hanno osservato ed imparato una serie di immagini e in seguito il primo gruppo ha ricevuto una pasticca con 200 mg di caffeina e il secondo gruppo un placebo (una sostanza che viene spacciata per un farmaco ma non ha principi attivi). In seguito è stato prelevato un campione di saliva dopo un’ora, 3 ore e 24 ore per quantificare il livello di caffeina nel metabolismo.
Il giorno successivo è stata presentata un’altra serie di immagini, alcune di queste erano state presentate il giorno prima, altre erano simili e altre ancora era completamente diverse.
I soggetti che hanno ricevuto la pasticca di caffeina mostravano un aumento di caffeina nel metabolismo dopo un’ora e dopo 3 ore mentre dopo 24 ore il livello era tornato normale.
Coloro che hanno ricevuto la pasticca di caffeina sono stati in grado di riconoscere più immagini rispetto al secondo gruppo e soprattutto sono riusciti anche ad evitare la “trappola” delle immagini simili. La capacità di discriminare le immagini simili è molto importante perché significa che non c’è stato un apprendimento superficiale ma a un livello molto profondo.
I ricercatori inoltre hanno ripetuto l’esperimento somministrando 100 mg o 300 mg di caffeina e hanno dimostrato che la dose ottimale è di 200 mg (equivalente a circa 2 tazzine e mezzo di espresso).
Valerio Di Lazzaro
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